La speranza
(Karl Rahner)
Signore,
questa esistenza io l'accetto,
e l'accetto in speranza.
Una speranza
che tutto comprende e sopporta,
una speranza che non so mai
se la posseggo davvero.
Una speranza
che nasce al mio profondo,
una speranza totale
che non posso sostituire
con angosce inconfessate e cose possedute.
Questa speranza assoluta
io me la riconosco e voglio averla:
di essa devo rispondere
come del compito più grande
della mia vita.
Io so, Signore,
che essa non è un'utopia,
ma viene da te,
nasce da te e abbraccia tutto
e tutto comprende come promessa
che l'umanità arriverà
alla pienezza di vita
e ogni uomo potrà davvero
non vergognarsi d'essere uomo.
(Karl Rahner)
Signore,
questa esistenza io l'accetto,
e l'accetto in speranza.
Una speranza
che tutto comprende e sopporta,
una speranza che non so mai
se la posseggo davvero.
Una speranza
che nasce al mio profondo,
una speranza totale
che non posso sostituire
con angosce inconfessate e cose possedute.
Questa speranza assoluta
io me la riconosco e voglio averla:
di essa devo rispondere
come del compito più grande
della mia vita.
Io so, Signore,
che essa non è un'utopia,
ma viene da te,
nasce da te e abbraccia tutto
e tutto comprende come promessa
che l'umanità arriverà
alla pienezza di vita
e ogni uomo potrà davvero
non vergognarsi d'essere uomo.